Santuario

LA FACCIATA E IL CAMPANILE

La facciata del Santuario subì varie trasformazioni: nel secolo scorso venne adattata allo‘ stile corrente e ornata di varie sovrastrutture in cemento e stucco, incorniciate in rosoni e quadrature. 
Nel 1988, con paziente lavoro, venne riportata al disegno primitivo, comprendente: un’ampia lunetta sotto lo spiovente del tetto, un portale rettangolare, con stipiti in pietra nera di Lavagna e sormontata da una piccola nicchia, racchiudente un artistico e marmoreo bassorilievo mariano, opera dello scultore Mismas Fabrizio e inaugurata l’8 settembre 1989; inoltre furono ripristinate due ampie finestre laterali, per dare luce alla Chiesa, munite di robuste inferriate. Ai lati della facciata si aprono due ingressi claustrali. Quello di levante conduce agli uffici parrocchiali e alla portineria del convento, mentre l’altro a ponente immette ad una breve scalinata, e ad un comodo scivolo, raggiungendo così direttamente gli ingressi del nuovo ingrandimento della Chiesa.
Sul pavimento del ”sagrato, in un rozzo mosaico di pietrine lisce e colorate si legge, in numeri romani, una data: M.D.C.X. (1610), per ricordare l’apertura al culto della nuova chiesa. 
In quell’anno venne anche ultimato il vicino Convento dei Frati Francescani. Il convento, dopo varie peripezie e trasformazioni è stato adibito ad ospizio per anziani, e oggi conosciuto come: “Casa di Riposo Santo Spirito”. 
Il campanile venne costruito negli anni 1790-91, restaurato una prima volta nel 1893 e in seguito nel 1986. Esso sorge nel lago orientale della chiesa e appoggiato al vecchio convento. E’ una comune torre campanaria, di forma quadrangolare, senza alcuna pretesa stilistica. Presenta molti riquadri rettangolari, orizzontali e verticali, a tinte tenui e smorzate, incorniciati in bianche lesene, rendendolo così più slanciato verso il cielo. 
Soppresso il cupolino ovale, recante la croce, venne sostituito da una cuspide piramidale rettangolare, di circa due metri, rivestita in piastrelle di Lavagna, disposte a squame di pesce. Sotto di essa, quasi a basamento, v’enne riprodotta circolarmente sulle quattro facciate l’invocazione mariana: “Sancta Maria succurre miseris”. 
Sopra la cella campanaria hanno trovato posto i quattro quadranti del nuovo orologio elettrico. 
Con l’ultima riparazione, il campanile è stato dotato di un concerto di sette campane. Quattro trovano slancio a distesa nelle apposite finestre laterali, mentre le altre tre sono collocate sopra un castello in acciaio. Fra esse spicca la campana dei caduti, che i padri francescani, insieme alla popolazione pietrese, vollero dedicare, il 10 luglio del 1952 ai morti di tutte le guerre passate.